L’emergenza COVID-19 a Napoli ha visto una tempestiva e volontaria mobilitazione di abitanti dei quartieri del centro cittadino in sostegno dei senza fissa dimora, presto auto-organizzatasi in gruppi come la Rete di Solidarietà Popolare e la Rete di Responsabilità popolare. Il 31 marzo, di fronte a questa straordinaria azione di solidarietà dal basso, abbiamo lanciato insieme a molte realtà un appello diretto al Governatore della Campania, al Sindaco e all’arcivescovo di Napoli, in cui chiedevamo di prendere provvedimenti immediati a tutela della salute delle circa 2000 persone che vivono in strada offrendo un tetto, pasti regolari, ricambi d’abiti, assistenza sanitaria. In aggiunta agli appena 350 posti disponibili nei dormitori pubblici napoletani (il Centro di Prima Accoglienza (CPA), l’Istituto La Palma e il Centro La Tenda) individuavamo una serie di edifici in buone condizioni, pubblici o di proprietà della curia, che avrebbero potuto da subito rispondere a questa esigenza, tra cui il Convento di Santa Maria della Colonna (abitato fino a dicembre scorso dalle Missionarie della carità), l’ex base Nato di Bagnoli, gli ex ospedali San Gennaro, Ascalesi, Annunziata.

Ma a più di un mese dal lancio di quell’appello le istituzioni non si sono degnate di fare nulla. Nel frattempo, con la primavera che avanza e la nuova fase della gestione dell’emergenza che si prospetta al livello del governo nazionale e regionale, sentiamo il bisogno di ridiscutere le proposte contenute nel nostro appello con tutti e tutte coloro che sono tuttora impegnate nella solidarietà dal basso nei nostri quartieri. Crediamo che solo una forte iniziativa condivisa potrà mettere in risalto il problema e spingere le istituzioni regionali e comunali ad assumersi le loro responsabilità di fronte al diritto alla salute dei senza fissa dimora. Al tempo stesso è importante che la risposta che chiediamo alle istituzioni sia rispettosa nei confronti delle reali esigenze e delle istanze di chi vive in strada, e anche per questo sentiamo che è imprescindibile il contributo dei tanti e delle tante che si sono attivate in quest’ultimo mese.

Per questa ragione vi invitiamo a un’assemblea telematica il prossimo mercoledì alle 19.00. Si accede tramite questo link: