Abbiamo elaborato e portato avanti una serie di iniziative e proposte che intervenissero nella situazione provando a dare risposte concrete nella direzione della riduzione degli affitti perché quello è il problema. 1. Blocco delle esecuzioni 2. Contributi alle famiglie 3. Ricontrattazione dei canoni sia nel senso dello spostamento verso il concordato sia rispetto alla riduzione dei canoni in essere. 4. Eliminazione del canale libero a partire dalla cancellazione della cedolare secca. 5. Case popolari dal riuso del patrimonio inutilizzato, ecc. Secondo me, il punto è il contrario di quello sollevato da Marco. Noi non abbiamo mai assolutizzato il tema del contributo affitto come soluzione della questione ma come uno strumento, accanto agli altri, per la sua riduzione. Non mi sembra che la pratica dello sciopero dell'affitto abbia una praticabilità di massa a meno che si abbia l'ipocrito cinismo di annoverare tra gli scioperanti quelli che non ce la fanno e vengono sfrattati. Altrimenti potremmo considerare scioperanti gli operai che vengono licenziati. Poi, per me, le forme di lotta vanno tutte bene perché sono strumenti per ottenere delle conquiste. Non mi interessa questa gara. Ognuno fa quello che riesce a fare. Non mi sembra che ci sia qualcuno in grado di dettare la "pratica giusta".