Su cedolare secca, libero mercato oppure concordato, mi permetto di dire che proposta associazioni proprietari mi sembra piuttosto esagerata. Se concordano per x mesi un canone inferiore e registrano il contratto (non perché sia obbligatorio ma per avere data certa) pagheranno comunque un'imposta rapportata e quindi inferiore. Quindi, se passano a canoni concordati ok ma se vogliono mantenersi libero mercato è già previsto e sufficiente che paghino imposta su canone effettivamente percepito. L'imu è tassa comunale ma davvero non capirei la ratio di esentarli. Non c'entra nulla con riduzione canone e la pagherebbero anche se fossero case sfitte. Allora tutti i proprietari di seconde case potrebbero richiedere esenzione imu, basterebbe dimostrasse una sopravvenuta riduzione di reddito per coronavirus! DANIELA UNIONE INQUILINI VARESE
QUESTE LE PROPOSTE CHE AVANZA LA PROPRIETA' EDILIZIA A NAPOLI.
Proposte per affrontare l'emergenza da Covid 19 delle Associazioni della proprietà edilizia Ape Napoli/Confedilizia- ASSPI- APPC-UPPI-FEDERPROPRIETA- CONFAPPI e delle Organizzazioni sindacali e Associazione degli inquilini SUNIA-SICET-UNIAT-ASSOCASA- e
Premesso
Che La straordinaria situazione che il paese sta vivendo in conseguenza dell' emergenza sanitaria e del blocco delle attività economiche produce drammatiche conseguenze anche nel mercato dell'affitto sia nelle locazioni abitative sia,in misura ancora maggiore ,nelle locazioni ad uso diverso dall'abitativo. Il crollo dei redditi sopportato da una parte dei conduttori rischia di ricadere , inevitabilmente, anche su una gran parte dei piccoli proprietari che spesso contano sulla locazione per integrare il loro reddito
Che è quindi interesse delle Organizzazioni sottoscrittrici fare fronte comune nei confronti del Governo e degli Enti locali affinché vengano approvati provvedimenti urgenti e misure straordinarie a tutela dei piccoli proprietari e dei conduttori degli immobili destinati ad uso abitativo e ad uso commerciale o , comunque, diverso da quello abitativo ivi compresi gli studi professionali , le sedi di società delle associazioni o di altre attività lavorative
A tal fine le Organizzazioni e le Associazione Sindacali innanzi richiamate ad ulteriore incremento delle misure economiche e delle sovvenzioni che dovessero essere disposte a favore dei proprietari e dei conduttori dal Governo e dagli Enti locali congiuntamente
CHIEDONO
1 ) Il rafforzamento e la integrazione del Fondo Sociale per l'Affitto e del Fondo per la morosità incolpevole garantendo un meccanismo fluido ed agevole delle procedure per l’immediato utilizzo di tali risorse che devono raggiungere con immediatezza il locatore al fine di sollevare in tutto o in parte il conduttore dal pagamento dell'affitto , garantendo così la prosecuzione del contratto.
2) L' allargamento delle agevolazioni fiscali per i proprietari che aderiranno alla proposta di una rinegoziazione dei canoni di affitto degli immobili destinati ad abitazione sia per il mercato libero che per i contratti a canoni concordati e , quindi ,l'esonero dal pagamento dell'IMU per i proprietari che aderiscono a proposte di rinegoziazione del canone laddove sia convenuto tra le parti una riduzione del canone in misura non inferiore al 10% e ,comunque, per un periodo di tempo non inferiore a 4 mesi , sia per i contratti a canone concordato che per i contratti cd liberi prevedendo per questi ultimi una tassazione al 10% qualora la riduzione del canone sia almeno del 20%
3)Estendere la cedolare secca al 21% per tutte le tipologie di contratto relative ad immobili destinati ad uso diverso dall'abitazione , qualora vi sia un accordo di riduzione del canone di almeno il 10% prevedendo un abbattimento del 25%-/50% dell'aliquota IMU anche per i contratti che già usufruiscono della cedolare secca.
4) Allargare a tutte le locazioni relative agli esercizi commerciali, artigianali , professionali e associativi il credito d’imposta del 60% oggi riservato a solo agli immobili in categoria C1 e , quindi , a tutti gli immobili comunque non destinati ad abitazione; trasferire tale credito di imposta ai locatori in caso di mancato pagamento del canone;
5)Esentare i proprietari dal pagamento delle imposte per i canoni non riscossi per tutte le tipologie contrattuali , abitative e non , sulla base di una autocertificazione del locatore e senza l'obbligo , attualmente esistente , di dover procedere giudiziariamente .
6) Facilitare la rinegoziazione temporanea dei canoni come innanzi previsti esonerando le parti dall'obbligo di registrazione immediata dell'accordo che , sottoscritto da locatore e conduttore ed eventualmente ratificato da una delle Associazioni sindacali firmatarie della presente proposta, verrà comunicato all'ADE a mezzo pec entro il 31/12/2020 senza applicazione di sanzioni o multe.
7) Emettere ogni altro provvedimento utile e pertinente al fine di garantire , salvi reciproci diritti dei proprietari e dei conduttori e la loro volontà negoziale, la prosecuzione dei rapporti locativi in questo periodo emergenziale
Le Organizzazioni firmatarie degli accordi territoriali, dichiarano la loro disponibilità ad integrare gli accordi territoriali depositati con una espressa previsione della possibilità di riduzione dei canoni così come concordati in presenza di eventi straordinari che incidano sulla capacità economica delle famiglie come quella che attualmente ha colpito il nostro Paese.
Le sottoscritte Organizzazioni firmatarie invieranno a tutti i Comuni ove è stato depositato l’accordo per i canoni concordati la clausola integrativa in ordine alla possibilità di riduzione provvisoria del canone concordato, e ciò in attuazione di quanto previsto all'articolo 33 lettere C e D degli accordi stessi rimanendo ,comunque, confermati gli ulteriori articoli delle convenzioni depositate .Tale intesa di massima verrà recepita negli accordi provinciali fine di rendere operativo il protocollo sottoscritto ad ogni livello territoriale.