La vergogna xenofoba che sta andando in scena fuori le palazzine Cirio a Mondragone e' innanzitutto responsabilita' delle istituzioni e del nostro sistema dei media che si dimostra quanto mai inadeguato allla delicatezza dei contesti prodotti dalla Pandemia e dalle dinamiche della paura e ancor piu' per le ignobili speculazioni politiche che senza ritegno vi si montano sopra. Ma per capirlo occorre ricostruire la situazione andando oltre l'intossicazione informativa:
1) Le palazzine Cirio sono palazzi degradati affittati in nero e a posto letto da italiani a poveri cristi che vengono qui a fare I lavori stagionali nei campi, ma anche a stanziali. Non e' vero che sono abitati solo da cittadini bulgari perche' su circa 700 persone presenti, oltre trecento sono italiani e circa duecento bulgari per lo piu di etnia rom.
2) Proprio perche' si lascia affittare e speculare in nero (a costi esorbitanti per posto letto) quando e' emerso un focolaio di contagio, cosa "normale" in una pandemia, le autorita' sanitarie si sono sentite costrette a mettere in quarantena e isolare non solo I conviventi dei casi positivi, ma tutti, compresi quelli che vivono in altri appartamenti, proprio perche' in conseguenza degli affitti in nero non esiste un'anagrafe dei residenti. Il tutto fino allo screening completo della situazione epidemiologica e al trasferimento dei malati in condizioni di isolamento. Cosa che sta avvenendo con molta lentezza.
2) Inevitabile che una strategia del genere (l'isolamento domiciliare delle intere palazzine, cosa ripeto finora senza precedenti in Italia) creasse tensione in una composizione di poveri e poverissimi, soprattutto gli stagionali, arrivati qui a lavorare a due euro all'ora o per la raccolta dei famosi pomodori a due euro al quintale... Gente che se non lavora letteralmente non mangia, ma non risulta che sia stata fatta una reale mediazione cercando un minimo di garanzie economiche per queste persone.
3) Malgrado questo il comportamento degli abitanti delle palazzine e' stato in massima parte collaborativo. C'e' stata solo una protesta pacifica di una parte dei residenti, in maggioranza dei residenti italiani, per il fatto che non facessero uscire nemmeno gli abitanti con tampone negativo e non conviventi con positivi. Una protesta pacifica che ha fatto semplicemente il giro del palazzo ed e' rimasto ben dentro il cordone sanitario.
4) Le agenzie e una parte importante della stampa hanno raccontato questa protesta pacifica come una "rivolta dei bulgari contro la zona rossa", utilizzando come immagine quella di un abitante bulgaro che lanciava una sedia dal balcone. Scena avvenuta in un secondo momento e rivolta alle decine di persone arrivate ad assediarli, distruggendogli le macchine e I furgoni senza che le forze dell'ordine lo impedissero.
5) Contestualmente arriva la speculazione elettorale e la rincorsa securitaria Salvini vs De Luca in vista delle regionali.
Naturalmente tutto questo si innesta su in livello di disagio reale e contraddizioni profonde non certamente sanate dall'inadeguatezza dei decreti del Governo. Un disastro economico e sociale che ha ben altre radici ma il piano inclinato dell'apartheid puo' agevolmente declinare in guerra agli ultimi. Come a Mondragone dove le speranze di rilancio turistico locale possono naufragare su un focolaio pandemico che si accende proprio tra gli ultimi e gli schiavi che in quello stesso territorio sono stati sempre sfruttati.
Ancora una volta la pandemia fa la radiografia a tutte le discriminazioni e la merda che sta nel nostro sistema sociale. Ma stavolta ai primi posti metto quelli che scrivono agenzie senza quasi muovere il culo dalla sedie e soprattutto quei giornalisti che le copiano senza sicuramente aver mosso il culo dalla sedia anche perche' lavorano per giornali e media che li pagano troppo poco e che in fondo vogliono proprio questo: un po' di "scandalo xenofobo" acchiappaclick in attesa della bolla di calore...